martedì 20 gennaio 2009

Tavolino Etnico si imbandisce ai bandi

Roma, 20 gennaio 2009



mentre Ministro, Sindaci ed esperti lavoravano nel chiuso del Ministero delle Infrastrutture a Roma, all'aperto si apriva il Tavolo Etnico Eoliano.
Offerti ai passanti ed ai partecipanti capperi sotto sale e malvasia. Ma non ci fu concesso di dare dei Vastadduzzi ai nostri amministratori, impegnati nella verifica degli altrettanto salati conti del dissesto della compagnia navale Siremar (che collega le isole tra loro e con Napoli e Milazzo).
Dopo brindisi con bicchierini di plastica della sfortunata compagnia marittima prossima al decesso (gentilmente offertici dall'equipaggio della M/N Laurana nel viaggio Stromboli - Napoli), i numerosi partecipanti provenienti sia da Stromboli che dalle altre isole Eolie hanno indossato magliette recanti altrettanto sapide pillole di saggezza, ironia e d'arte del sopravvivere:
"Stromboli terra di Dio, abbandonata dagli Uomini"; "Stromboli non vive solo d'estate"; "Prigionieri in casa nostra"; "moriremo di capperi".
Circa 300 i presenti quando alcuni cittadini italiani ed europei che vivono nell'arcipelago si sono uniti nell'attesa che i Loro rappresentati li educessero su quello che sarebbe stato il futuro in termini di trasporti.
Il sindaco di Lipari è finalmente uscito a rassicurare tutti con promesse e parole di conforto cui per il momento, ahinoi, non fanno seguito ancora riscontri pratici ed efficaci.
Il piano di ristrutturazione dei servizi presentato al consiglio comunale di Lipari il giorno 18 (e portato dal sindaco al tavolo tecnico) infatti non accoglie integralmente le richieste fatte dalla delegazione comunale di Stromboli e neppure quelle del gruppo di isolani venuti a Roma:
vi si propone l'ulteriore riduzione delle corse invernali della nave per Napoli (da 2 a 1) che degli aliscafi interisole su Stromboli a fronte di un potenziamento delle linee estive.
Piano proposto in velocità e senza consultazione popolare.
Aspettiamo dunque di vedere riconosciuto il ruolo degli abitanti NON stagionali delle isole nella fase in cui saranno prese decisioni riguardanti il loro futuro.
Fatto chiaro sembra essere, in base alle dichiarazioni del sindaco, che la prospettiva futura indica come unica via percorribile quella di una gara d'appalto europea per i servizi di trasporto non remunerativi (cioè durante l'inverno) per assegnare un contributo pubblico e/o comunitario.
Dunque, al nostro Tavolo Etnico imbadito (ora) scopriamo la notizia di una gara che si bandisce (poi) e che ci auguriamo sia secondo regole chiare ed il soddisfacimento di esigenze vitali (sempre).
Se questo porterà al consolidamento di un servizio che garantisca la vivibilità delle nostre isole lo scopriremo solo vivendo-ci.
E partecipando alle decisioni ed alle responsabilità.
Alla fine delle dichiarazioni abbiamo offerto al sindaco un plico contenente una saponetta regalataci dall'equipaggio della nave:
speriamo che la sappia utilizzare per lavar via ogni altro interesse che non sia quello leggittimo dei cittadini che rappresenta.

2 commenti:

  1. foto della manifestazione eoliana a roma il 20 gennaio

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  2. Roma, 21 gennaio

    quella di ieri è stata una piccola ma significativa testimonianza dell'importanza e della possibilità di una partecipazione attiva dei cittadini alla vita pubblica, rivendicando uno spazio e la necessità di un dialogo con gli amministratori nelle scelte che riguardano il proprio futuro, il riconoscimento e l'assicurazione dei propri diritti.
    Il viaggio da Stromboli a Roma è il primo passo di un movimento spontaneo, popolare, senza interessi particolaristici, in cui si sono riconosciuti cittadini a vario titolo:
    pensionati, commercianti, liberi professionisti, turisti e amanti in genere dell'isola e delle Eolie, mamme con bimbi a seguito. Possiamo diventare sempre di più.
    Il mio invito si rivolge agli altri abitanti delle Eolie, che hanno seguito la giornata su you tube e sul blog.
    E da loro l'invito passa immediatamente agli eoliani sparsi su tutti e cinque i continenti. Passateparola!
    E dopo loro, ancora a tutti quelli che sono rimasti "stregati" dall'arcipelago Eoliano.
    E a proposito di "stregonerie", mi vengono in mente i racconti che i nostri vecchi facevano
    sulla presenza nelle nostre isole di creature femminili in grado di volare su barche rubate ai pescatori. E dalle isole si spostavano sulla costa siciliana o alla volta di Napoli compiendo divertenti scorribande.
    Qualcuno riesce a recuperare la ricetta dell'unguento magico che ci si spargeva sul corpo per prepararsi al volo?
    Io conosco la formula magica: "Vento,vento portami a spartivento" . E via, ci si ritrova leggere, le isole come masse scure sotto i nostri occhi.
    Cerchiamo di far riaffiorare questa memoria ancestrale, nei prossimi mesi potremmo averne bisogno.

    p.s. per approfondire le ricerche sulle streghe e le leggende eoliane leggete i meravigliosi libri di Macrina Marilena Maffei.



    Non so se sia stato un caso

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