sabato 10 gennaio 2009

Occupazione nave Laurana

di Aimée Carmoz
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Abbiamo occupato la nave Laurana, dal mattino del giovedì 8 alla sera del venerdì 9.
Quasi mille persone si sono succedute, presenti in continuazione eravamo sui 200, e di notte una ventina. Di notte i CC hanno verificato i documenti.
La mattina del 8 si sono affacciati i consiglieri comunali di maggioranza, che poi rapidamente se ne sono andati. Sono rimasti quelli di minoranza, per una presenza continua del consiglio comunale di Lipari. Erano presenti i componenti del Comitato di agitazione, tutti liparoti. (noi non eravamo stati coinvolti/consultati quando lo hanno costituito...).
Si è dibattuto a lungo (fra di loro,) su fino a quando occupare la nave. Avrebbe dovuto salpare giovedì per andare a Napoli. Voci in giro dicevano che se partiva non l'avremmo più rivista. Di fatti la sua rotta era Porto Empedocle. Si è deciso di bloccarla fino al ritorno del sindaco, che era a Roma per incontrarsi con il governo. Doveva tornare verso le quattro di pomeriggio. E tornato verso mezzanotte. Io nel frattempo, con un altro,abbiamo deciso di fare sì fare il biglietto per Stromboli, per vedere. E stato difficile,non ce lo volevano fare. Ce l'ho, sarà un bel ricordo.
Per tutto il tempo,varie persone prendevano la parola, spiegando vari passaggi della situazione alla quale eravamo arrivati.
Eravamo al ponte inferiore, laddove sostano i camion, ma i ponti superiori erano accessibili. Il
bar aperto.
Ad ogni intervento la gente reagiva, con applausi forti oppure fiacchi.... tutto molto tranquillo e normale.
Verso mezzanotte è arrivato il sindaco, che ha garantito vittoria e continuazione dei servizi,ma tutto su parole del ministro, senza nessuno degli impegni precisi richiesti, particolarmente in riguardo allo scorporamento delle compagnie UsticaLines e Siremar. Ha promesso un documento impegnativo del ministro, in corso di elaborazione e arrivo. E stato fortemente contestato. Nessuno ha preso per buone le garanzie presentate. Inesistenti, insufficienti, non adatte, e si è deciso di continuare l'occupazione.

Tutto il giorno a Lipari i negozi sono rimasti chiusi.
Da Stromboli erano presenti : Maria e Vince Cusolito, Carlo Lanza, Giulio Taranto e la moglie, Davide Liuni e io. La mattina si sono affacciati Attilio e Nunziata Famularo, che poi sono partiti con l'aliscafo pomeridiano. Mario Cincotta si è affacciato cinque minuti con i consiglieri di maggioranza che poi sono rapidamente spariti,di notte siamo rimasti io e Davide.

L'indomani ho fatto un salto a Stromboli per i miei gatti, e ho saputo che la sera prima Carlo che era tornato, aveva fatto una riunione per informare la gente e che un piccolo gruppo era disposta a venire, ma che da Lipari era arrivata la notizia che la nave sarebbe stata liberata. Ho telefonato a due consiglieri che mi hanno detto che probabilmente avrebbero deciso di liberarla e che mi sconsigliavano di tornare. Sono tornata lo stesso, e con me è venuta Carola di Ginostra, la moglie di Ulli.

A bordo c'era un po' di confusione. Il consiglio si è lamentato che essendo in minoranza non potevano coprire chi occupava.La signora Conti dell'Albergo Giardino sul Mare,ha detto che non vedeva motivi per continuare l'occupazione. Il nuovo presidente della Federalberghi, Christian Del Bono, sempre presente,non ha mai preso la parola.Nemmeno il consigliere Giorgianni, sempre presente. Il consigliere comunale Sabatini ha detto che un altro consigliere sarebbe arrivato,il vicepresidente Megna afflitto di polmonite. Di fatti è arrivato, ma non ha detto granché.
Il signor Di Giovanni, impiegato Siremar e co-direttore del Villaggio Stromboli,ha detto che tutto era a posto perché aveva un foglio di prenotazioni per futuri viaggi della nave Laurana tra Napoli e Stromboli. E stato molto contestato.
Hanno preso la parola parecchie volte i consiglieri comunali Vincenzo Cincotta (di Lipari), Giacomo Biviani, Lauria, Fonti Gesuele, Lo Cascio, si sono anche riuniti al piano, presente Ricardo Gullo che sotto non è mai intervenuto, la signora Conti, Sabattini, ecc.
A un certo momento , dopo l'arrivo di Megna, si è presentato il presidente del consiglio comunale di Lipari, Longo. Di maggioranza e finora non presente. E ha provato di prendere la parola, sorridente, provando di dire che veniva a salutarci.A quel momento è successo il pandemonio, la gente, (molti giovani, sono sempre stati presenti i giovani in quantità, anche la notte, ma sempre tranquilli), hanno fischiato, urlato "buffone", e se ne sono tutti andati. lo hanno aspettato fuori della nave, sulla piazza, e quando è uscito (ci ha messo tempo), è stato coperto d'improperi ingiurie e insulti vari. Buffone prevaleva.
Poi ce ne siamo andati tutti, non ho capito bene dove e come e quando si fosse deciso, o votato, di togliere il blocco. Probabilmente quando il consiglio comunale ha detto che in mancanza di maggioranza non ci potevano garantire..... Primo dell'arrivo del presidente e di suo vice. Può anche darsi che molte cose mi siano sfuggite. Mi sono assentata per un paio di ore.

In ogni modo, il venerdì a bordo la situazione era cambiata sin dall'inizio.Al mio ritorno erano inaccessibili i ponti superiori, i bagni e il bar.

La decisione finale è :

La nave non viene ritirata il giorno 14 come previsto in precedenza. Ma andrà a Porto Empedocle alla fine del mese di gennaio.

A Stromboli ci sarà una riunione permanente del consiglio di quartiere dal giorno 16 in poi.

Il giorno 20 gennaio, a Roma, si terrà un "tavolo tecnico" con Stato, Regione, Comune e un rappresentante del comitato di agitazione liparote.

Il ministro avrebbe assicurato (...!?...) il proseguimento del servizio tale quale fino alla fine dell'anno.

Nessun rappresentante delle altre isole è invitato al tavolo tecnico.


----------------- questo è quanto ho visto, sentito e capito.

Al mio ritorno, ho parlato con gente, ho fatto presente che la linea Napoli Stromboli è stata creata alla fine dell'800, dalla popolazione di Stromboli per commercializzare la Malvasia. E ho detto al figlio di Mario Cincotta,che se la sono fatti strappare. Non l'hanno difesa, o l'hanno cambiata contro qualche favore.
Ho chiesto che si facciano inserire nel tavolo tecnico. Con delle richieste e delle proposte.
Qualsiasi cosa succeda, la linea di Napoli verrà chiusa e ne soffrirà soltanto Stromboli. Era previsto da contratto il servizio fino alla fine del 2012.
Si chiede lo scorporo.Non so cosa sia, ma le linee sono raggruppate, boh questo lo saprete voi.
Probabilmente la Laurana Sarà sostituita alla fine di gennaio,almeno spero,ma con che cosa ?
La linea invernale è troppo costosa.. Sono pieni di debiti e la regione non la vuole comperare. Hanno promesso dei soldi, 46 milioni,di un fondo che,secondo certuni,non è quello adatto ed è una frottola.Prenderanno la decisione di mantenere soltanto una nave veloce estiva. L'ho sentito di sfuggita. E i liparoti saranno d'accordo.

Io penso che si deve assolutamente chiedere il mantenimento della rotta tra Napoli e Stromboli, aperta dagli strombolani 130 anni fà.

Si può proporre, che venga ridotta ad una corsa sola a settimana. In modo conciliatorio.

Si può proporre che sia predisposta una nave molto più piccola, tra i mesi di novembre e fine marzo.

Oltre non si può andare.

Mi era venuta un'idea : Andare da un ormeggiatore grosso, e chiedergli di esaminare la possibilità di una nave piccola (noi abbiamo questo tipo di servizio tra Francia e Inghilterra, da Brest a Ouessant, dove il mare è sempre forte, sono navi tipo rimorchiatori o pescherecci, portano al massimo cento persone, hanno poltrone ma niente cabine,e viaggiano per qualsiasi tempo). E si potrebbe pensare ad una linea Napoli Stromboli Napoli, senza proseguire verso le altre Isole, che volendo profittare del servizio dovrebbero venire da noi.

Con un traffico aggiunto di merci da tracciare, e finalmente la giusta propaganda per la nostra isola che d'inverno è "sportiva".

Se la linea tale com'è non è redditizia è perché la politica turistica di allargamento della stagione turistica non è stata mai intrapresa.

Il vulcanismo, che fa di noi un posto unico al mondo, patrimonio dell'umanità, sempre disprezzato dal primo amministratore e mai sfruttato. L'unica ricchezza che nessuno ci può togliere.

Senza di noi a Lipari non ci andrebbe nessuno. Me l'ha confermato un vecchio dipendente della Siremar con chi ho parlato a lungo.

Sarebbe tempo che ci dessimo una mossa. E che gli strombolanoi riconquistassero un po' della valenza dei loro vecchi, che a Napoli ci andavano carichi di botte, con i barconi dalle vele di tela pesante.

Voi che avete scelta l'isola, pensateci sopra. Date coraggio agli isolani conigli, cercate soluzioni, consigli, dateci una mano. Dovete telefonare qui, dire loro di non mollare, di tenere duro, Perché loro da soli, non ce la faranno.

Aimée.

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